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TAGLIA ERBA RADIOCOMANDATO
DESCRIZIONE DEI CIRCUITI ELETTRONICI DI SERVIZIO E CARICA BATTERIA

Il circuito elettronico qui sinteticamente descritto,di cui alla FIGURA1, è un interruttore crepuscolare e può servire per accendere o spegnere automaticamente delle luci.-E'stato pubblicato sulla Rivista Nuova Elettronica n.125/126 del 1988 nella rubrica progetti in sintonia ma schemi elettrici simili se ne trovano molti in rete, a disposizione di chi si vuole cimentare in qualche realizzazione pratica.-
Nella costruzione del tagliaerba radiocomandato viene usato per interrompere l'alimentazione e quindi il ruotare delle lame, nel caso in cui il veicolo si dovesse ribaltare e diventare pericoloso alle persone e agli animali!!.-

Infatti come è possibile vedere dallo schema, con una semplice fotoresistenza, sul trimmer di regolazione R2 potremmo prelevare una tensione che risulta massima quando la quantità della luce è minima e una tensione minima quando la quantità della luce è massima.- "Questa tensione viene poi applicata sul piedino non invertente 3 dell'integrato IC1 e poichè sul piedino invertente 2 è presente una tensione di riferimento di 5,6 volt (vedasi DZ1), ne consegue che fino a quando la tensione sul piedino 3 rimane minore di 5,6V (fotoresistenza colpita da luce), sul piedino di uscita 6 dell'integrato saranno presenti 0 Volt, quando invece la tensione su questo piedino supera i 5,6 Volt (fotoresistenza al buio) sul piedino di uscita di IC1 sarà presente una tensione positiva, che polarizzando la base del transistor TR1, farà eccitare il relè (se il relè avesse difficoltà ad eccitarsi potremmo aumentare il valore di R6)".-
Utilizzando quindi i contatti del relè (in serie all' alimentazione) potremo arrestare il motore delle lame di taglio quando il veicolo ribaltandosi, espone alla luce la fotoresistenza FR1 che in condizioni di normalità invece, trovandosi sotto il telaio del tagliaerba è al buio .-


Figura1


FIGURA 2

In FIGURA 2 invece si vede un circuito segnalatore di batteria scarica.- Questo prototipo di tagliaerba radiocomandato è alimentato da una batteria al piombo-gel da 12Volt 4ha (più precisamente da 2 batterie da 6 volt in serie) e come è noto la batteria non va mai scaricata al di sotto degli 11 volt altrimenti i processi di solfatazione ne precludono il suo successivo utilizzo ed è per questo che occorre predisporre un circuito che segnali quando la batteria scende sotto la soglia critica di ricarica.- Nel caso di utilizzo di batterie "NIMH" la soglia critica è di 9 Volt.-
Lo schema di Figura 2 è stato pubblicato nella rubrica progetti in sintonia della Rivista Nuova Elettronica N. 80 del 1982, ma progetti simili se ne trovano anche in rete.- Molto semplicemente: "si tarerà il trimmer R2 in modo che se la tensione scende a 11 Volt si accende il Led, infatti a tensione normale, cioè a 12 Volt, il transistor TR1 condurrà interdicendo il transistor TR2, quando la tensione diminuisce, TR1 non riuscirà più a condurre, quindi sul collettore di questo avremo la massima tensione positiva che porterà in conduzione TR2 ottenendo così l'accensione del diodo Led".-
La facilità di costruzione è tale da consentire di cimentarsi nell'assemblaggio dei circuiti proposti.- Nelle realizzazioni che si vedono nelle Figure, sono state usate delle basette mille fori.-



Figura3


Come da Figura3, riepilogando le istruzioni di montaggio già viste; il circuito del ricevitore, il circuito del software con il PIC 16F876A e le due batterie stilo trovano posto nel carter superiore;il ponte H di interfaccia motori va alloggiato nel carter inferiore mentre i circuiti dell'interruttore crepuscolare e dell'indicatore di batteria scarica vengono sistemati sotto il telaio come mostrano le successive figure.-

FIGURA 4 FIGURA 5

In Figura4 si vedono i circuiti già montati sulle due basette mille fori, tra l'altro usando componenti diversi da quelli citati negli schemi elettrici visti sopra ma che portano agli stessi risultati.-In figura5 si può notare come vengono sistemati sotto il telaio


FIGURA 6 FIGURA 7


In figura 6 e 7 si vedono i coperchi di protezione dei circuiti (2 scatolette di plastica da 6cm X 12), i quali vengono fissati al telaio con delle squadrette di alluminio.-
Da notare la zona centrale (quella bordata in rosso), di arrivo di tutti i collegamenti elettrici di alimentazione, che dovrà essere protetta con una scatoletta di cm 5X5.
Come si dirà successivamente,da quel punto partiranno i fili di collegamento agli interruttori di alimentazione posizionati sul paraurti posteriore.- vedi figura 8b ) .-

Si raccomanda di posizionare la fotoresistenza relativa all'interruttore crepuscolare facendola fuoriuscire attraverso un foro praticato nella scatoletta di plastica destinata a contenere il circuito.- Sostanzialmente la fotoresistenza non viene saldata sul circuito insieme agli altri componenti, ma viene incollata sul coperchio della scatoletta, saldando poi i reofori al circuito, con 2 spezzoni di filo di rame.-



FIGURA 8 FIGURA 8b

La figura 8, infine, mostra il paraurti posteriore (angolare di alluminio) dove sono montati gli interruttori ON/OFF di alimentazione; da sinistra a destra si vede l'interruttore di alimentazione delle lame, l'interruttore di alimentazione dei motori, la spia di indicazione di batteria scarica, l'interruttore di alimentazione delle batterie stilo del ricevitore e del PIC 16F876A.- La Figura 8b, ancora più esplicativa, mostra la parte interna del sottotelaio,dove sono montati gli interruttori e il Led segnalatore di batteria scarica, con i fili dei collegamenti elettrici dei rispettivi circuiti;disposti lungo il perimetro dei paraurti laterali.-



CARICA BATTERIA



In alto, si evidenzia lo schema elettrico di un carica batterie al piombo-gel da utilizzare nel nostro caso.-Lo schema è tratto ancora una volta dalla Rivista Nuova Elettronica dove viene ampiamente descritto nel N. 172-173 del Luglio-Agosto 1994.-Tuttavia lo schema è classico ed è facile trovarne in Rete.-

La Rivista, a tiratura mensile durante un periodo temporale che andava dal 1968 al 2013 ha pubblicato decine e decine di progetti spaziando dall'elettronica generale a quella analogica e digitale ed ha senza dubbio contribuito alla prima alfabetizzazzione di numerosi hobbisty e appassionati soprattutto in considerazione dell'avvento delle nuove tecnologie fondate sull'utilizzo dei componenti allo stato solido (Transistors,Circuiti Integrati e microprocessori), che incominciavano ad imporsi sui circuiti basati sulle valvole termoioniche.-

Senza entrare nei dettagli teorici di funzionamento per i quali esiste in Rete abbondante documentazione anche sulle varie modalità di ricarica, a corrente costante, cui si rimanda, quello che preme mettere in evidenza è che la batteria va caricata a 1/10 della sua capacità e qui vi provvede la resistenza R6.- Sostanzialmente quando la batteria si sta caricando, il Transistor TR1 va in conduzione essendo la sua base polarizzata da una tensione di 0,6 Volt.-
A carica completata la tensione di 0,6volt presente ai capi della resistenza R6 scende a 0 e da questo momento la batteria non assorbe più nessuna corrente poichè anche il Transistor non è più in conduzione.- Il Diodo DS1 serve per evitare che la batteria si scarichi sull' LM317, se venisse a mancare la tensione di rete.-

Qualche considerazione però va fatta sul calcolo della resistenza di carico "R6"; Se si vuole ricaricare una batteria al "piombo-gel", da 4ah come quella citata più sopra; oppure ricaricare un pacco batterie "NIMH" da 4000 mah (nel caso specifico per ottenere 12V occorrono 10 stilo da 1,2V), bisogna tenere presente che l' IC LM317, è stato pensato per mantenere una tensione fissa di 1,25V ai capi dei pins "M" ed "U" ; pertanto la RESISTENZA di CARICO sarà calcolata facendo il rapporto tra questo numero fisso (1,25V) e la massima corrente che la batteria può assorbire senza danneggiarsi; cioè a 1/10 della sua capacità totale.-
Per finire, dunque, Se la resistenza è data dal rapporto tra tensione e corrente, secondo la legge di Ohm, (V/I =R), si ha: 1,25/0,40 = 3 ohm circa; con una dissipazione, (cioè di quanti Watt dovrà essere, per sopportare il calore prodotto), calcolata secondo la formula 0,00125 X mA, e quindi 1/2 watt.-
Ovviamente, batterie con capacità diverse imporranno calcoli nuovi.-


FIGURA 9

In figura 9 si vede il circuito come può essere assemblato sulla solita basetta 1000 fori, nel caso specifico devono ancora essere saldati il transistor e le resistenze ma come si nota chiaramente, sulla basetta c'è abbondante spazio per ospitare tutti i componenti.-

Il prototipo funzionante, in un video di "Youtube" al seguente LINK: Tagliaerba fai da te con radiocomando - Test










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