In Rete si trovano numerosi progetti di cercametalli, ma quello ritenuto più interessante, anche se un po' datato, è un modello tedesco, di tipo "Pulse Induction",
trovato sul sito della "Geotech",
a questo indirizzo ,
e descritto sul sito della casa costruttrice
Pulsdetektor ; in "projekt-Alt"-" TINY "; dove si trovano anche gli schemi e le serigrafie del circuito stampato da scaricare .-
Post Sriptum: poichè il link evidenziato non porta alla pagina della "Pulsdetektor" dove erano stati pubblicati lo schema elettrico e il circuito stampato del cercametalli, occorre scaricare il file da qui
Sostanzialmente il "PI" genera rapidi treni di impulsi verso l' oggetto metallico da cercare, producendo, quando l'oggetto è stato individuato, un campomagnetico di ritorno,
che viene rilevato dai circuiti elettronici.-
La scelta è caduta sul "TINY" perchè tra tutti gli schemi consultati, presenta una media difficoltà costruttiva,
e facile reperibilità di materiali, inoltre, dalle informazioni desunte sui vari forum in Rete, funziona!!!.-
In Figura, in alto al centro, si vede una parte del montaggio avvenuta utilizzando materiali
di plastica recuperati o adattati alla funzione che si riteneva possibile potessero svolgere.- Per
esempio per il tubolare ripiegato, di sostegno del bracciolo, si è pensato al manico di una
vecchia aspirapolvere, ma si sarebbe potuto pensare di servirsi di un tubo di platica di 4 cm
di diametro X 40 , che scaldato ad aria con un asciugacapelli, potesse assumere la forma voluta.-
Per il poggia braccio si è pensato a un pannello di alluminio, poi accuratamente piegato ad " U ", di 15 cm X 25, per il box del
circuito elettronico invece si è utilizzato un contenitore in plastica trasparente per alimenti che potesse essere fissato
facilmente sul tubo di sostegno del piatto bobina.-
In FIGURA 3 si evidenzia come è contenuta nel piatto la bobina primaria e secondaria e come viene chiusa
da un contropiatto superiore.- La FIGURA 4 fa vedere invece come viene posizionato il sistema basculante che
permette al piatto della bobina di rimanere sempre parallelo al terreno.-Il " tubo a T ", tutti i " raccordi ",
e le " forcelle ", sono state recuperate tra gli accessori dei "tubi passa cavo" per gli impianti elettrici.-
Si fa notare che le forcelle sono state fissate sul contropiatto con delle viti e dadi in nylon.- Infatti come è
facile intuire nessuna parte metallica si deve trovare nelle vicinanze della bobina.-
FIGURA 5
FIGURA 6
In FIGURA 5 è possibile notare come è stato fissato al piatto l'avvolgimento primario
e secondario della bobina, in modo da rimanere saldamente ancorata sul fondo e avere i
due avvolgimenti concentrici l'uno all' altro.- L'utilizzo delle "fascette stringitubo" si è
rivelato un ottima alternativa alla possibilità di utilizzare del collante che se fosse
risultato poco inerte avrebbe potuto compromettere il buon funzionamento del cercametalli.-
Un dettaglio importante si può vedere in FIGURA 6.- La bobina è stata costruita
avvolgendo del filo di rame attorno a dei chiodi disposti su una circonferenza
di 19 cm di diametro.- In Figura 6 l'avvolgimento è con fili di rame smaltato ma nel caso specifico si sono utilizzati i conduttori 24 "awg",
recuperati dai cavi di collegamento dei router ai connettori seriali dei personal computer.-
Per la bobina primaria ci sono volute circa 25 spire di filo avvolte su un diametro di 19 cm.- Per
la bobina secondaria (quella centrale), si sono avvolte circa 12 spire di filo su un diametro di 12 cm.-
La costruzione della bobina è abbastanza critica!!.- Occorre provare ad avvolgere le spire di filo, come
sopra spiegato, tenendo presente che anche mezza spira in più o in meno può fare la diffrenza.-
Infatti, il cercametalli potrebbe funzionare non ottimamente e rilevare la classica moneta non a 26 cm
dal piatto, ma ad una distanza decisamente inferiore.- Se si dovessero verificare questi inconvenienti,
occorrerà aggiungere o togliere sperimentalmente alla bobina già costruita, altri spezzoni di filo, fino
a raggiungere la corretta risonanza.-
Molto importante è collegare tra loro i due avvolgimenti della bobina in senso orario, cioè: come mostrato in
FIGURA 3 , il centrale del cavo schermato va collegato al punto " A " dell' avvolgimento primario; Il punto " B "
va collegato al puto " C " dell' avvolgimento secondario e il punto " D " dell' avvolgimento secondario all'altro capo
del cavo schermato.-
Comunque si può procedere per tentativi; è possibile utilizzare solo l'avvolgimento primario, assemblando la bobina con
circa 30 metri di filo telefonico unipolare da 0,5 mm su una circonferenza di 20 cm; tenendo presente che la resistenza totale
dell'avvolgimento deve rimanere sempre compresa tra i 2,5 e 3 ohm.-
FIGURA 7
FIGURA8
In FIGURA 7 si vede come rifinire il poggia braccio, ottenuto con un pannello di alluminio, piegato ad "U", rendendolo
più confortevole, con l'incollaggio di uno spezzone di gomma-piuma ritagliata.- In FIGURA 8 si può vedere anche dove posizionare
esattamente il box contenitore del circuito elettronico.- Naturalmente per bloccarlo sul "tubo portante", occorre praticare 2 fori,
tra loro equidistanti, sul fondo della scatola e con 2 viti parker fissarlo definitivamente.-
FIGURA 9
La Figura 9, mostra chiaramente come il circuito elettronico di rilevamento viene inserito nel box contenitore, fissandolo con
dei distanziali in plastica ai 4 lati.- L'altoparlante di riproduzione del segnale acustico è convenientemente posizionato
sul coperchio interno della scatola e bloccato con una fascetta di plastica avvitata.-
Il suono prodotto dal circuito di rilevamento in presenza di oggetti metallici è abbastanza forte, pertanto non occorre forare
il coperchio per far si che il suono sia udibile all' esterno della scatola.-
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